L’ecografia epato-biliare viene utilizzata per lo studio del fegato e delle vie biliari. L’indagine trova indicazione soprattutto nella valutazione di quadri patologici noti a carico del distretto, spesso evidenziati nel corso di precedenti indagini.
L’ecografia del fegato e delle vie biliari, quindi, risulta in particolare utile nel follow-up di patologie epatiche sia diffuse (epatomegalia, steatosi, cirrosi epatica,…) che focali (angioma atipico, cisti epatica di grandi dimensioni, angioma tipico e cisti epatica in contesto oncologico, adenoma, iperplasia nodulare focale, patologia neoplastica primitiva e secondaria).
L’esame è inoltre indicato nella valutazione della litiasi biliare e nel follow-up di pazienti con polipi alla colecisti o calcoli alla colecisti in terapia medica con acidi biliari oppure sottoposti a litotrissia extracorporea.
L’ecografia epato-biliare comprende anche lo studio delle strutture vascolari, e può pertanto fornire utili informazioni circa la patologia delle vene sovraepatiche e della vena porta.
L’ecocolordoppler è uno strumento indispensabile nello studio del fegato; la valutazione del sistema portale, infatti, se eseguita in modo accurato, deve prevedere anche la valutazione della presenza e della direzione del flusso ematico, indispensabili nella valutazione dell’ipertensione portale nelle epatopatie e nella diagnosi di esclusione della trombosi portale. Mediante l’ecocolordoppler è inoltre possibile ottenere informazioni relative al flusso nelle vene sovraepatiche, dato importante sia nella patologia epatica che cardiaca. L’analisi del flusso ematico, inoltre, è spesso utile anche nella valutazione di alcune lesioni focali e nelle formazioni a carico della parete della colecisti.